Un killer spietato ed imprendibile, chiamato Orso, si aggira come un fantasma per la capitale, eliminando persone scomode, sempre dietro indicazioni di un mandante che lo paga profumatamente.
Fino a quando, durante la caccia ad un boss livornese, scopre quello che non si sarebbe mai atteso: la tragedia che aveva distrutto la sua famiglia non era stata causata da una fuga di gas, ma da un’auto bomba messa davanti casa per colpire l’ingegner Fermani. Inizia una ricerca senza sosta di tutti coloro che si sono macchiati di un delitto così grave, come la morte di una bambina, la piccola Giulia, quella che il killer chiama la “mia piccola”.
Dopo una caccia spietata a Livorno, dove Orso abbatte uno dopo l’altro gli uomini di una importante organizzazione malavitosa, e conosce una bellissima ragazza, figlia del proprietario dell’albergo dove alloggia prima di dover cambiare aria, il tutto si sposta per le strade di Roma, dove, con la sola compagnia di Omero, un enorme gatto nero, riesce, passo dopo passo, a riallacciare i fili di ciò che era accaduto anni prima alla sua famiglia.
A Roma inizia la mattanza! Una serie interminabile di appostamenti, inseguimenti, omicidi, traffici illegali, portano Orso ad eliminare personaggi di spicco della parte che conta della capitale, senza mostrare mai la minima esitazione. Governo, forze dell’ordine, Vaticano, giudici e medici si trovano a dover fare i conti con quello che considerano un folle. Ma la vendetta, proprio nel momento terminale, viene a richiedere il saldo del conto allo stesso Orso, consapevole sin dall’inizio, che le cose non sarebbero mai potute finire bene per uno come lui, uno che uccideva per denaro.