I racconti surrealistici, fantastici, poetici e sempre originali di Vittorio Salerno, dallo stile rapido e stringato, dove non c’è una parola di più, affrontano da varie angolature i grandi perché: il mistero della vita e della morte, l’enigma del tempo, l’universo dei sentimenti, il nostro destino sulla terra, l’Inconoscibile che ci attende. Li affrontano però spesso in modo indiretto, quasi con pudore: un pudore che si esprime condannando a scomparire chi ha visto troppo lontano, chi è andato oltre il lecito, oltre l’usuale. Si veda, per esempio, il caso dell’insegnante di ginnastica che ha scoperto il mistero del volo e che alla fine viene eliminato; o quello del giovane medico cui per un errore sono stati rivelati i segreti del tempo e al quale, per rimettere a posto le cose, viene chiesto educatamente di acconsentire a morire.
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