È il 1920 ed è qui che rallenta il tempo. Raissa Meltche, ragazza tedesca di sedici anni, vive anni di povertà dopo la Prima guerra mondiale; questa condizione di vita la porta ad appoggiare Hitler e il suo partito. Con Raissa si rivive il percorso di una Germania sconfitta e umiliata che rappresenta solo la culla della crudeltà che ne segue negli anni e che vivremo nell’opera con Narah, ragazza ebrea, che in poco tempo perde tutta la sua vita ma si aggrappa a quel briciolo di umanità rintanato dentro di lei. Ci è stato chiesto di non dimenticare, lo stiamo facendo nel modo giusto? L’opera crea un parallelismo tra un passato oscuro, un presente fuorviante e un futuro rattristante e immorale.
Racconto avvincente ed emozionante. Ricco di figure retoriche e con tematiche che giungono al cuore .