Bianca è una giovane archeologa che si scontra con le difficoltà della propria professione. La possibilità di lavorare a un reperto importantissimo, tanto vicino a casa sua, la porta a buttarsi a capofitto nel passato del castello di Vespolate, dove una lapide, un vescovo, la peste e spietati cavalieri hanno contribuito a una storia appassionante. Il monaco Gaudenzio, personaggio inventato, ci conduce quindi nel contesto storico preciso e dettagliato della metà del Trecento nella Bassa Novarese.