Le decisioni di un giovane contadino si orientano verso un’attività che lo ha sempre attirato, il volontariato, va a vivere in una comunità di recupero di reclusi minorenni, e tra esperienze artistiche, vitivinicole e scacchistiche, percorre la sua strada in maniera esaltante. Ambientato in Friuli e in Sardegna.
ho scritto questo racconto in un periodo abbastanza particolare della mia vita, in un momento in cui ero alla ricerca di nuove frontiere, sia per un bisogno innato, sia per cause contingenti. mi trovavo ospite di una carissima famiglia in quel di chiopris, un ambiente inusuale per me, anche se mi trovavo in una regione che mi ha sempre ispirato sensazioni piacevoli, a contatto di un popolo che ho imparato ad apprezzare, il popolo friulano, dal quale in precedenza sono stato accolto in maniera splendida, e che mi ha fatto conoscere un modo di vivere , direi naturale, sempre pronti a cercare innovazioni, ma con il pensiero rivolto alla naturalità del vivere, un'attenzione verso la natura costante e pignola. e la narrazione si dipana poi in terra sarda, tra un popolo che ha indubbie affinità con quello friulano, anzi, mi spingo più in là, e affermo che i due popoli hanno affinità impensabili, avendo storie e ambienti che potrebbero risultare lontanissimi. due popoli che stanno bene assieme, io personalmente considero il popolo friulano come civilissimo, ho molte prove vissute che lo potrebbero dimostrare, se ve ne fosse bisogno. anche il ricorso al volontariato, tema principe della narrazione, è ben presente tra le caratteristiche dei due popoli.
eccolo di nuovo, uno dei miei autori preferiti, e il suo stile si affina sempre più, sempre più tiene lontani gli equilibrismi dialettici così diffusi nell'attuale letteratura contemporanea italiana, uno stile espositivo lineare essenziale, molti concetti, poche parole, testi che ti trattengono là, a leggere, anche se dovresti fare altro, e in genere non possono essere abbandonati fino a che non si arriva all'ultima pagina
I libri di Mariano Abis sono scritti per essere letti d'un fiato, o - come avrebbe detto il grande Edgar Allan Poe - in una sola seduta. Questo dà il vantaggio al lettore di cogliere l'unità narrativa senza distrazioni e senza dover riprendere il filo del discorso. I motivi principali della narrativa di Mariano Abis, i cosiddetti leitmotiv, sono dichiaratamente sempre gli stessi: il lavoro (spesso quello dei campi), la coscienza critica, la politica, la pedagogia e gli scacchi. Anzi, sembrerebbe proprio che i libri siano altrettante partite a scacchi col lettore, dove apparentemente sono schierati gli stessi personaggi (i pezzi degli scacchi), ma gli eventi prendono sempre un'originale trama e le partite risultanti sono sempre avvincenti e nuove per il lettore. Così è anche per l'ambientazione che solitamente è la Sardegna, luogo di nascita dell'autore, l'Emilia (luogo di fermento politico) e il Friuli (regione d'adozione e di soddisfazione professionale). Quindi, anche se non dichiaratamente, tornano molti topos autobiografici che costituiscono la lotta dialettica e vitale della personalità di Mariano.
Libro veramente ben fatto, genuino, bello, dolce... scende giù come un buon sorso di vino ^^. Che dire mi sta piacendo tanto, tanto!
il libro sul volontariato,ma non solo, scacchi, arte agricoltura, tutto descritto in maniera semplice e senza fronzoli, nessuna ricerca di espressioni letterarie, ma una forma colloquiale che sembra di avere l'autore di fronte a se, un libro scorrevole da leggere tutto d'un fiato, vi assicuro , è possibile
un fantastico libro dai tratti quasi autobiografici, ti cattura sin dall'inizio, proprio come un buon vino....di cui parla l'autore più volte....
il volontariato... che bella invenzione, a volte è un'opportunità che la vita concede a ciascuno di noi per renderla più saporita, un mondo ben espresso dall'autore, alla ricerca dei veri valori a cui ciascuno di noi dovrebbe ambire, una visione alternativa della nostra esistenza
come si possono esprimere concetti senza usare troppe parole, ciò dà dinamicità alla narrazione
una narrazione scarna, essenziale, alla ricerca di concetti espressi con poche parole, alla ricerca di un peso specifico generale che dà all'opera dinamicità espositiva
stralcio da pagina 92 Dopo una lunga notte dedicata al sonno, vego svegliato dal canto di un canarino, ma non so dire se la mia immaginazione mi abbia voluto fare un regalo, o se in realtà l'abbia sentito, ma ciò, ancora una volta, mi ha messo di buon umore, e quando, durante la colazione, chiedo a Nicola se anche lui abbia sentito quel canto, lui mi chiede se l'ebbrezza dell'alta classifica mi abbia dato alla testa, scoppiamo in una sonora, simultanea risata... un testo agile, una storia semplice, che si sviluppa in scioltezza, personaggi ben descritti, in un contesto stimolante e particolarissimo, un ambito che sembrerebbe delegato a espiazione della pena si trasforma in un laboratorio di promozione umana. E' anche un omaggio alle splendide associazioni di volontariato.
le esperienze di volontariato di un contadino in tempi di crisi, la sua nuova vita in una comunità, le sue esperienze artistiche, di campagna, e scacchistiche, lo portano ad ottenere grandi risultati nei settori in cui si è impegnato, alla fine del suo operare otterrà un insperato riconoscimento che lo farà felice keywords: volontariato, amicizie, ospitalità, scacchi, viticoltura e degustazione vini, relazioni sentimentali, arte e artigianato. scoprite come "divorare" un libro.