Gentilissimo lettore, se mai ce ne sarà uno al quale sarò sinceramente riconoscente, l’operazione più difficile per un autore che è al suo primo lavoro di scrittura, è quella di presentare la propria opera evitando il più possibile di lasciarsi trasportare da un senso di presuntuoso orgoglio. Ciò che ho scritto non è un romanzo, non è un testo di letteratura classica ma, molto più semplicemente, è una raccolta di fortunate esperienze personali che ho pensato di raccogliere in un libro la cui lettura (questo atto di presunzione me lo devi concedere!) Potrebbe essere utile a chi avesse l’opportunità di leggerlo. Mi sento molto più propenso a definirlo come una specie di mosaico scritto con tante tessere di vita personale e di altre persone delle quali ho avuto la fortuna di essere messo a parte. Credo di essermi dilungato già troppo nel tentativo di descrivere queste mie righe che si ostinano a volersi far chiamare “libro”. Ioselli Carmelo