Il libro è un richiamo d’amore dell’uomo che ha perso il contatto cosciente col suo Creatore, un pianto dell’anima individuale, che, smarritasi nelle sabbie aride dell’ego e dei suoi perseguimenti esteriori, anela al ritorno al mare dello Spirito interiore. Essendo l’uomo fatto a immagine di Dio — ovviamente nell’anima e non nella falsa identificazione con una forma fisica e una mente inquieta — il dialogo fra l’uomo e Dio è possibile ed è un privilegio non concesso agli animali. Ma egli deve tornare a condurre una vita pura e a porre al di sopra dei desideri per le esperienze sensoriali e le ambizioni terrene l’ambizione di trovare l’unità con Dio e con tutte le sue creature, quelle umane in particolare. Può sembrare una meta difficile, ma ogni piccolo sforzo compiuto in tal senso, con le opere altruistiche, con la meditazione, con l’auto-analisi — e la conseguente soddisfazione che ne deriva — ce la rende sempre più vicina.