Siamo a Firenze, l’anno è il 1998. Lorenzo, dopo due mesi di ricerca acquista una vecchia Regata SW a Gpl, esattamente nel luogo in cui un parente perse la vita durante l’alluvione del 1966. In quel periodo vive con Adriana, sua madre, con la quale condivide la casa. Adolescenza e menopausa si mescolano in un cocktail d’incertezze. Già sei anni prima, con la separazione dei suoi, aveva capito, in piena crisi esistenziale, che la vita e le cose sono impermanenti e che tutte le esperienze servono per trovare se stessi.
Sua madre, aveva cominciato ad ammalarsi dopo la morte improvvisa della nonna nel 1975. Una lunga malattia che nel 1998 la rende dipendente dalla cure degli altri, in primis Lorenzo che, diventato primo infermiere, addormenta questa evidenza nel sogno dell’amore. Sua madre gli aveva insegnato quasi tutto. Lui decide di partire. Prima per due avventurosi viaggi e poi per un soggiorno di studio a Ginevra.
Il primo viaggio è con la Regata in Spagna in compagnia di quattro amici alla ricerca della bellezze iberiche e il secondo è in Marocco alla scoperta dei misteri dell’africa. Capirà di essere libero come il vento e che siamo tutti liberi come il vento.
Incoraggiato da sua madre, nell’Ottobre 1998 parte per un progetto universitario Erasmus di cinque mesi. Con la Regata carica di prodotti alimentari toscani sbarca a Ginevra con la convinzione che la vita sia di nuovo un foglio bianco da disegnare. Un'incredibile coincidenza conferma quella scelta.
L’avventura comincia. In un ascensore i suoi occhi incrociano quelli di una ragazza, e il foglio bianco si colora dei colori che l’amore dipinge nelle loro vite.
Un libro incantevole, leggero e profondo.