Analizzando le paure del mondo contemporaneo, con accenni a spaventosi dati reali su politica ed economia, nel romanzo viene ipotizzato un mondo dal futuro roseo, libero dalla schiavitù dei potenti, supertecnologico e privo di diseguaglianze sociali. Si tratta di un racconto di fantascienza per ragazzi, molto ironico con amari spunti di riflessione su temi d’attualità con citazioni e riferimenti che spaziano dagli ambiti più impegnativi a quelli più leggeri e divertenti. La prima parte descrive la profonda crisi economica e politica dell’Italia e come queste possano facilmente sparire se ognuno facesse la propria parte, cui segue un mondo schiavo della tecnologia che tra minacce di guerre mondiali e inevitabili calamità naturali, intervallate da straordinarie invenzioni, giungerà decennio dopo decennio al culmine della sua maturazione scientifica, restando dall’oggi al domani privo di internet e comodità digitali moderne. A questo punto ci si renderà conto degli errori del passato, ma c’è ancora una speranza: trovare il sapere perduto, nascosto da un vecchio monaco di Ragusa Ibla. Nel romanzo successivo si scoprirà come il nostro ipotetico futuro sia stato architettato da alcuni personaggi al di sopra di ogni sospetto.