Consigliato ad un pubblico 16+
Dopo qualche anno dal servizio militare, mi venne l’idea di pubblicare questo racconto e una nota casa editrice accettò di visionarlo. Passarono alcuni giorni e una notte sognai che mi avevano pubblicato il libro, ma aprendo una copia dello stesso ne uscì uno scorpione nero che mi punse. Ne parlai con un amico il quale si interessava dell’interpretazione dei sogni e mi convinse a non farlo pubblicare, così mi feci restituire il racconto. Da allora sono trascorsi oltre cinquant’anni di indecisione. Circa due anni fa, ebbi tra le mani il racconto e decisi di distruggerlo. Alcuni giorni dopo, ricevetti una rivista con allegato un cd in cui lo speaker diceva: “Se hai un sogno nel cassetto, un racconto, perché non farlo pubblicare?”. Troppo tardi, pensai. Il giorno successivo mi misi di gran lena a sistemare l’armadio, in particolare un angolo dove di solito ripongo tutte le scartoffie. In una busta di plastica trovai il riassunto del racconto scritto a macchina e ingiallito dal tempo, mancavano soltanto alcune pagine. Mi dissi che si trattava di un segno del destino e mi misi di buona lena a revisionarlo e riscriverlo. Ho incontrato molte difficoltà, ma alla fine ci sono riuscito. Il racconto risale alla fine degli anni Sessanta, precisamente al 1968/69, quando il servizio di leva era obbligatorio. Giovane e pieno di speranze credevo di trovare nel servizio militare un ambiente sano, invece dovetti scontrarmi con la vita militare. Con questo libro farete un salto nel passato; vi accorgerete che nella vita siamo circondati da caporali e che poco è cambiato, anzi nulla, e tutto è nascosto dietro un velo. Buona lettura.
Un diario sì, ma anche un'opera, perché è un'affresco su un'epoca irripetibile, fatta di tensioni, ben lontana da approdare alla pace sociale di questi anni, stolidi e privi di senso. Il diario è un'opera da sorbire a piccoli sorsi, perché ogni capitolo è un giorno a sé e ogni giorno, è un tuffo nel passato. La tensione morale è alta e si percepisce in ogni pagina. E' un diario per lettori nostalgici e attenti, suppongo, ma sicuramente anche per una platea di giovani curiosi di scoprire i contrasti di un'epoca consegnata alla storia.