Un danno collaterale della tecnologia ed un amore che si potrà compiere solo con la morte. Il 31 dicembre a Torino, il ritrovamento del cadavere di una giovane donna, dà inizio al racconto, già passato per Chernobyl e che solamente a Zanzibar darà la soluzione al caso. Questi sono gli elementi che daranno modo al protagonista, portinaio e non portiere d’albergo con una sua personale quanto leggera visione della vita, di scoprire chi è l’assassino, permettendogli anche di condividere pensieri, sensazioni, emozioni e stati d'animo.
Il punto di vista e il modo d'essere dell'autore si intrecciano con il racconto in una storia coinvolgente e di piacevole lettura.
Simpatico, divertente e in certi punti graffiante. Rispecchia l'autore, se lo conosci. E se non lo conosci, ti viene voglia di farlo.