La guerra, la Seconda Guerra Mondiale, è il canovaccio in cui si svolgono le prime fasi della vita dell'Autore, nato nel 1940. La guerra stravolge tutto, luoghi e persone, famiglie e amicizie. Eppure bisogna sopravvivere. Attraverso gli occhi, i ricordi di un bambino, a cominciare da quando avrà cognizione degli accadimenti, si snoda il racconto degli avvenimenti storici di una Italia percorsa da Milano alla Sicilia da fatti tragici, episodi incalzanti, personaggi drammatici. Un racconto incalzante ancorchè reale. L'Autore, come milioni di altri bambini dall'infanzia devastata, è sopravvissuto perchè madri, nonne, zie, sorelle, comunque donne, sono state capaci di crescerli, di insegnare loro qualcosa, di guidarli nell'attesa del ritorno dei padri, degli uomini, dispersi in lontani fronti su tutto il pianeta. E' a questa generazione di donne, a sua madre per prima, che l'Autore si rivolge per un ringraziamento che sia anche una benedizione. A queste eroine silenziose di quel tempo, a queste donne capaci di sacrifici disumani, toccò anche il compito di ricostruire moralmente i guerrieri battuti, restituiti come relitti dopo una libecciata. E ci riuscirono.