Consigliato ad un pubblico 14+
Il romanzo si legge volentieri per la scorrevolezza della prosa e per l’assenza di parole poco usate nella lingua corrente. La storia d’amore tra due esseri, adagiata su una realtà di vita normale, ripropone alcuni momenti della vita di collegio come della vita agricola, la vita di caserma, nonché la vita di due esseri normali, come ognuno di noi. Tra i momenti particolari vanno ricordati quelli dell’uccisione del maiale in campagna, della battitura del grano, come i momenti di un ragazzo estirpato da un contesto sociale campagnolo e immesso in uno dove le diversità risultano enormi. Momenti di fede si intrecciano con una realtà intrisa di dispiaceri e di gioie, dove l’amicizia e l’affetto prendono un posto rilevante nella vita dei protagonisti. La fede di un uomo che dedica la sua vita alla redenzione dei ragazzi persi si fa realtà, inserendosi nella vita dei protagonisti. La fede del ragazzo in collegio si mescola ai problemi della famiglia, i dolori che si sono rovesciati sulla vita dei due protagonisti fanno sì che il romanzo diventi vita di tutti e di tutti i giorni. Alcuni momenti ricordano la vita dell’autore che si nasconde nella polvere della strada dove camminano i protagonisti. Alla fine ogni lettore si riconoscerà e soffrirà unitamente alla donna che, riempita dell’amore per il suo uomo, non riesce a cancellare una storia meravigliosa ma ne subisce il dolore, che impregnerà il resto della sua vita. Il romanzo si legge tutto d’un fiato.