Sono passati oltre cinquecento milioni di anni dalla fine del mondo, avvenuta nel 2983 a causa di un enorme asteroide, ma da una pozza d’acqua che si è miracolosamente conservata, organismi unicellulari hanno dato il via alla ricomparsa della vita sulla terra. Con un lungo processo evolutivo, del tutto simile a quello già avvenuto in seguito al Big Bang, ricompare anche l’uomo. La nostra storia ci porta a Dian, in una società strutturata sullo stile delle tribù celtiche del nostro passato, in un territorio diviso in clan: da una parte le pacifiche tribù di Vendemiau e Cantiné, Madimenèn, Sicuifà, Lingére, Ajasìn; dall’altra quella degli Atfassaibeitòch, temibili guerrieri. Un giorno il giovane Epon ritrova in un campo alcuni oggetti fatti di un materiale sconosciuto, da subito attribuiti agli dèi o agli alieni. I reperti in questione risalgono in realtà all’inizio del XXX secolo della nostra era terrestre e sono realizzati in plaskin, un’evoluzione della plastica che conosciamo oggi. Grazie al forestiero Mugùn, Epon viene anche a contatto con una nuova e rivoluzionaria religione, del tutto simile al nostro Cristianesimo. Determinato a conoscere il passato della civiltà che ha popolato il mondo e la nuova religione che si sta affermando, Epon parte per un avventuroso viaggio, mentre iniziano le lotte con la tribù degli Atfassaibeitòch.