Il romanzo è un viaggio introspettivo nella drammatica realtà del male. Iniziato come una (dis)avventura disperante e senza più meta, si è via via colorato di una ragione forte che, prendendo il posto dello sconforto venefico e ferale, ha continuato provvidenzialmente ad offrire spazi alle ragioni del vivere. La storia vede come protagonista Marco Bassi, un affermato chirurgo plastico il quale, dopo una serie di vicende dolorose, scopre la spietatezza della natura e l’incomprensibilità della vita stessa che mette in discussione le sue mediocri sicurezze proiettandolo in una dimensione di profonda crisi etico-esistenziale. Ormai affranto da vicende e circostanze per lui ingestibili, cade tanto in basso che la prospettiva rimane la resa e la fine. La sua rinascita scaturirà dall’approdo, attraverso un parto doloroso ma fecondo, all’idea inequivoca di “bene” che rimane l’unica ancora di salvezza e progetto della vita nuova del protagonista.