Nel libro si raccontano, con scrupolo e rigore quotidiano, i risvolti di una pandemia che ha collassato l’Italia e il mondo, creando un dissesto sociale, finanziario e sanitario senza precedenti, il più esiziale dai tempi della seconda guerra mondiale. Ma si narra anche di un popolo che è tornato a riassaporare il piacere della libertà, tra incertezze e tentennamenti, sospeso tra le sanzioni del lockdown (talora al limite della incostituzionalità) e l’ebrezza di una prigionia dissipata con l’avvento della stagione dei vaccini, quella estiva, la stagione del sole. Draghi guidò l’Italia della rinascita verso una promettente ripresa economica, disarmando il virus di estrazione cinese e propiziando un “secondo miracolo italiano”, dopo il primo di degasperiana memoria. Come conferma Papa Francesco, l’aspetto più orribile e nefando della pandemia sarebbe sprecarne il messaggio subliminale, che fonda la salvezza collettiva su una comunione di intenti: da una tragedia universale non ci si salva da soli ma nel contesto di un popolo.