Siamo nello scorso secolo, a cavallo tra le due guerre mondiali. A Napoli, nel Fondaco di Montecalvario, nasce da una coppia, che vive nella più profonda indigenza, Assunta. Compiuti i 13 anni, Assunta è ceduta a un lenone che, avvalendosi di altre meretrici, la fa diventare una ricercata prostituta. Ad appena 14 anni dà alla luce un bambino, che, immediatamente viene ceduto a una coppia sterile della Napoli bene, che riesce a farlo credere per figlio proprio. Raggiunti i 18 anni, Assunta entra a far parte delle lavoratrici del sesso che, allora, operavano nei lupanari ed essendo, per la bellezza e per l’età, la più ricercata, riceve dai suoi facoltosi clienti una parvenza di istruzione. Incontri casuali, la inducono a riflettere sulla sua vita. Incontra, sempre tra quelle squallide mura, un giovane che, consenziente il padre, è lì condotto per il battessimo del sesso, scoprendolosuo figlio: il bambino che con la forza, le minacce e le menzogne le venne tolto. Immediatamente decide di non più continuare quel turpe mestiere. A nulla valgono le minacce, le promesse e i ricatti a cui è sottoposta. La sua decisione è irrevocabile. Con la fortuna e la sua innata bontà d’animo, entra nelle grazie della donna che ha fatto da madre al suo bambino, Divenendone amica inseparabile. La donne, venuta a sapere la verità, chiede dal suo letto di sofferenza che, dopo la sua prossima dipartita, suo marito sposi in seconde nozze Assunta, vera madre del loro figlio. In questo modo il giovane potrà appellare la mamma con il suo vero nome. Dopo diverse traversie, incomprensioni e… insulti, la donna rintraccia la sua famiglia d’origine, arrivando appena in tempo per permettere a suo padre morente di chiederle perdono. Intanto il…