Questa storia ha inizio a metà degli anni '70, gli anni di piombo... Due ragazzi, Lorenzo e Carlo, si trovano a dover (loro malgrado) dividere tutto: le sigarette, la camera da letto, la poca voglia di studiare, i pochi soldi nelle tasche, i sogni e le speranze. Le loro strade un giorno si divideranno, per ricongiungersi quando ormai sarà troppo tardi. L' amore, la passione, l'amicizia, la vita (breve e spesso ingannatrice), la morte (sincera e per sempre), la vendetta ed un maledetto treno sul quale tutti potremmo un giorno salire: un microscopico congegno nascosto in chissà quale parte del cervello di ognuno di noi che non sappiamo di avere se non quando questo si innesca e quando ciò accade e saliamo su quel treno, non avvertiamo più sentimenti come la pietà, la compassione, l'indulgenza, potremmo stare settimane senza dormire, senza mangiare... Ciò che conta è l'ultima fermata del treno sul quale siamo saliti. Centinaia di tonnellate di ferro capaci di travolgere tutto quanto ci si pari davanti, compreso quel fottuto del destino che era convinto di avere pianificato la nostra vita fin dal primo secondo... Ed infine la follia: l'unica libera e sublime delle scelte che l'essere umano possiede.
Un gran bel libro va giù tutto di un fiato, non si riesce a smettere di leggere finchè non si arriva alla fine