Riservato ad un pubblico 18+
L’autore fa una sua libera interpretazione ed elaborazione dei possibili stati d’animo vissuti da un giovane milanese di buona famiglia sia poche ore prima del suicidio sia durante alcune fasi salienti della sua breve esistenza. Nel corso dei ricordi presunti del personaggio, l’autore mette in particolare risalto la probabile diversitàd’intenti tra lui e la sua famiglia e apre tematiche di vario genere relative al sesso, all’amore, alla religione, alla psicologia chedovrebbero indurre il lettore a numerose riflessioni. Il personaggio vaga, appesantito dalle sue delusioni, in una nebbia soffocante, tra presente e passato, tra teneri e duri ricordi, tra meditati desideri e frustranti sconforti, tra l’oppressione delle regole e il conforto dei suoi pensieri, tra la pesantezza delle critiche e dei doveri e la leggerezza della libertà sognata e infine tra la materialità e la spiritualità. Intense sono le emozioni che si mettono in gioco nella descrizione dei momenti che hanno condotto alla crudele decisione e al compimento dell’atto liberatorio. Nell’ultimo capitolo, si intravede uno spiraglio di luce e di speranza, rivolto a coloro che sono caduti in depressione e che non vedono alcuna soluzione al loro pessimismo se non con un atto terminale atroce.