La fede ritrovata racconta la storia di Mariedda che, rimasta vedova, allorché perde la fede nuziale del povero marito, scopre di quanto abbia amato Pepeddu che aveva sposato così, giusto per sfuggire la solitudine sociale a cui la condizione di serva in casa dei signori l'aveva destinata. La ricerca dell'anello di matrimonio, con inciso il motto "per sempre", è l'occasione per raccontare il tempo andato che ha per sfondo uno dei tanti paesi della Sardegna degli anni cinquanta dove anche l'apertura della sala del cinematografo nella chiesa sconsacrata del Rosario, al pari dello studio fotografico del giovane Cuciafi, che si improvvisa fotografo pur di sfuggire al suo destino di barbiere di paese, lascia intravedere la speranza del cambiamento. Quelli che non cambiano sono invece i signori che, incuranti dello stravolgimento sociale conseguente alla guerra, continuano ad agire come sempre avendo a disposizione l'anima ed il corpo dei poveri. Su questo sfondo sociale si dipana la vita di Mariedda che si accontenta di un semplice taglio di capelli e del rossetto sulle labbra come estremo lusso per il suo matrimonio e della andata al cinema come viaggio di nozze.
Premessa al racconto
Si dice, che al mondo, di ogni singolo individuo,pur con nomi diversi,ci sia l'esatta corrispondenza in altre sette persone.
Senz'altro,questo principio vale anche per i paesi che si rispecchiano nel loro corrispondente sotto latitudini diverse o anche allogati nello stesso identico territorio e nel qual caso cambiano solo nel nome ma di quello originale conservano pregi,difetti,usi e costumi nonché i toponimi dei luoghi. E' grazie a questa fantastica esistenza dei corrispondenti che è possibile lo svolgersi di storie e vicende di varia natura senza che nessuna delle persone che vive nella comunità reale abbia a riconoscersi nei loro omologhi virtuali,magari risentendosi per il casuale accostamento alla storia che avviene nel paese in cui si rispecchia. A verosimiglianza di tutto ciò,esiste un paese,Nuri,in cui si riflette,giorno per giorno,tutto ciò che accade nell'abitato di cui è il riflesso. Pertanto gli abitanti del paese che vi si sentono riflessi non se ne abbiano a male.
Dedica
Finidu de legere su liberu,so prus ricu e prus liberu.
Bello continua a scrivere la storia e le storie di questo paese, non mollare
Divertente. Molto carino.
Molto bello e delicato. Delicato e ricco di sensibilità il modo in cui l'autore descrive Mariedda...personaggio reale.
Molto bello e delicato. Delicata e sensibile è anche la descrizione che l'autore fa di Mariedda...persona che ho conosciuto.
Molto bello e delicato.
bello, vivo, sembra di essere presenti in ogni momento del romanzo