Mentre tornava a casa, Lara camminava velocemente, per non fare troppo tardi, all’improvviso sentì il rumore di un’auto che le si avvicinava e girandosi, vide due energumeni scendere dalla macchina e correre verso di lei. Istintivamente fuggì, ma i due la raggiunsero ugualmente e dopo averla immobilizzata, la costrinsero a salire infilandole in bocca una palla di carta per non farla gridare. La macchina inizia così una folle corsa fuori città, lontano da occhi indiscreti ed i tipi resi irriconoscibili da calze di nailon messe in testa, iniziarono a violentarla a turno; l’ultimo la sodomizza selvaggiamente, mentre uno di loro col telefonino riprende la scena. Alla fine con l’auto ancora in corsa, la scaraventano fuori dall’abitacolo con un calcione. Riavutasi dallo shock, Lara trova la forza di incamminarsi verso casa dove nel suo subconscio già si fa strada un senso di vendetta che la porta ad elaborare un piano d’azione per eliminarli. Per prima cosa si allena in una palestra di arti marziali, poi ingaggia un investigatore per identificarli e quando si sente pronta, uno alla volta li affronta ammazzandoli senza pietà. Il giuramento fatto a sé stessa si compie, ma poi, la sua coscienza la porta a costituirsi per espiare le sue colpe e sperare nel perdono di Dio.