Leonetti sembra condividere la diagnosi di Gabriel Marcel “essere uomo vuol dire avere un’utopia”; di Salvatore Mongiardo “l'utopia, anche se non è destinata a realizzarsi, è un faro che indica la strada” di Enzo Bettiza “i grandi utopisti, Maestri della speranza forzata”.... Per lo scrittore Leonetti è il contrario, addita subito al lettore il rapporto inscindibile fra la mente e il pensare…. Tutti noi possiamo e dobbiamo realizzare il progetto della nostra esistenza.
Il libro vuole essere un "invito" al cambiamento, una "esortazione" ad uscire dal proprio ego, una "sfida" a vivere una vita nuova con una mente nuova, un messaggio di "speranza" verso la libertà dello spirito. Urge, perciò, distaccarsi dalla realtà condizionata dalla noia, dagli affanni, dai miti, dai pregiudizi, dal peso delle regole, dalle false certezze, dalle abitudini. Insomma, urge abbattere quelle barriere, quei "cancelli" che coartano la spontaneità e che procurano profonda angoscia. Urge dare spazio a nuovi valori, saper dire sì alla vita. Urge dare spazio al "nuovo", al presente, all'"adesso". Il passato non deve bloccarci: ciò che è accaduto "ieri" deve servire solo come lezione...a qualsiasi età. Il passato diventa così l'inizio del presente, l'inizio di una vita nuova, l'inizio del futuro. BISOGNA OSARE per il cambiamento!! BISOGNA OSARE per la libertà dello spirito! Non è necessario scomodare Socrate, Platone, Schopenhauer, Nietzsche, il cui pensiero non a tutti è gradito o non è comprensibile. E' sufficiente attingere alla fonte del Nostro Libero Pensatore, Mimmo Leonetti, per avvertire quel brivido che è il segnale di qualcosa che sta per accadere o che è già accaduto. Quel brivido che attraversa ogni essere umano quasi a dire che non è più come "una pianta prigioniera nel suo vaso, ma che è uscita dal guscio del suo ego e ha messo le radici nella terra, nella terra viva" ed è diventata tutt'uno con l'Universo. E, credetemi, quel brivido può attraversare chiunque disponibile al cambiamemnto...può attraversare l'animo di ognuno di noi...ad ogni età e in qualsiasi momento. Io, quel brivido, l'ho provato. Grazie, Mimmo!