Tra tutti i libri, quelli di due contemporanee americane Alice Walker e Toni Morrison, hanno fatto breccia nel mio animo durante gli studi universitari. The Color Purple e Beloved. Studi, libri, ricerca, ricordi si fondevano in una catartica esperienza. Erano le ore in cui trascorrevo molto tempo in compagnia di una famiglia nigeriana a Dublino, quelle in cui raggiungevo con la mente, le mie amichette di colore d’infanzia che tanto somigliavano a Celie e sua sorella nell’immenso ed innocente prato di “purple petunias”. Celie e Sethe s’impadronivano sempre più dei miei pensieri e della volontà di scrivere con ammirazione e stupore, del grido di libertà che entrambe consegnavano al lettore oltre qualsiasi assoggettamento. Due donne di colore che si ribellano al proprio destino con l’aiuto della sorellanza, il ricordo, il mito, la storia, la spiritualità. Queste mie pagine vorrebbero esprimere l’indomabile passione della vita delle donne, al di là del loro colore, del loro stato sociale, del loro destino. Solo la vita, misteriosa e magica, naturale e sovrannaturale, in una dimensione spirituale che non ha colore ma solo Bene. Scoprire così che i propri desideri sono universali, che non si è soli. Ma si è parte di.