Nel mondo attuale è ampiamente diffusa la convinzione che la fede in un Essere trascendente, creatore e legislatore dell’universo, rappresenti una credenza ormai superata (e quindi da abbandonare) in relazione agli sviluppi inarrestabili del progresso scientifico. Ma le cose stanno veramente così? La scienza attuale è effettivamente in grado di fornire risposte soddisfacenti e definitive sulle grandi questioni che hanno da sempre attirato l’attenzione degli uomini e cioè: la nascita dell’universo, l’origine della vita sulla Terra e le sue successive diversificazioni, la comparsa dell’uomo? L’autore, attraverso l’approfondimento delle questioni logico-concettuali legate all’universo e alla sua struttura, nonché all’insieme ordinato dei diversi e complessi componenti della vita, cerca di dimostrare, con argomentazioni non prive di originalità e discernimento, che, contrariamente a quanto oggi generalmente si crede, essere convinti della esistenza di un progetto per ciò che concerne l’universo – e, quindi, dell’esistenza di un Progettista – è assai più ragionevole e plausibile dell’ipotesi contraria. Lo stesso autore ritiene, quindi, che non possono non considerarsi avventate, perché prive di logica e di ragionevolezza, quelle concezioni esistenziali che fanno affidamento su principi di impronta materialista.