In pieno terzo millennio, il fenomeno della violenza sulle donne è ancora tristemente radicato nella società, sia occidentale che orientale, del pianeta. Una violenza che esiste da troppo tempo, nata con l’uomo e che tuttora insiste nelle dinamiche diaboliche del nuovo Patriarcato. Violenza fatta non solo di femicidi (l’eliminazione diretta della donna), ma ancor più di femminicidio della cultura, attraverso l’oggettizzazione subdola del marketing, la violenza per immagini dei mass media, il consumismo sul corpo usa e getta.
La discriminazione contro le donne, “il razzismo di genere”, è una forma di ineguaglianza che, ancora vede poche persone combattere per la sua eliminazione, e oggi ha raggiunto numeri spaventosi; tanto che l’OMS ha definito la violenza sulle donne la prima causa di morte al mondo, ancora prima di infarto, tumore e incidenti. Siamo entrati in un Medioevo moderno per quel che riguarda i diritti umani, che vede il mondo ripiombato in un grave periodo di oscurantismo e che ancora nega la libertà alle donne in buona parte del mondo. L’analisi di questa trattazione vorrebbe essere un compendio della storicità del fenomeno sulla violenza alle donne che giunga fino ai giorni nostri, con un approfondimento sul significato socio- psicologico dello stupro; cercando di comprendere le oscure ragioni, le cause e le conseguenze che sottostanno al fenomeno stesso e spingere a riflettere sull’umanità e sul suo futuro.