In questo libro ho voluto portare alla luce, partendo da vicende strettamente personali, avvenimenti che sono stati nascosti all’opinione pubblica per troppo tempo, mentre nelle Università, nelle facoltà di sociologia, venivano presentate tesi di laurea sul tema della democrazia nelle forze armate anche da chi, in quella fase storica, era dall’altra parte della barricata. Il contesto storico in cui si dipanano certi avvenimenti sancisce la fine di un’epoca in cui la borghesia esercitava tutto il potere possibile, mettendo i propri rampolli nelle aziende, nelle istituzioni, comprese le forze armate, e nel clero. Così poteva controllare l’economia, l’ordine pubblico e addirittura pascolare le anime dei cittadini, che così erano mansuetamente e inconsapevolmente ridotti al livello di sudditi. La scolarizzazione di massa ha posto un argine a tutto, toccando tutti i settori della nostra società. Attraverso la contestazione, quest’ondata di richieste innovatrici e democratiche non ha escluso le forze armate e i corpi armati, tuttavia sembra che in questi ultimi decenni la situazione stia pian piano tornando alla cosiddetta “normalità”, tanto cara alla classe più abbiente del nostro tanto amato, ma anche tanto martoriato, Paese.