Ho notato con disappunto che: i giornalisti, le banche, come pure le persone, non devono essere lo specchio dell’accusa ma, in qualche modo, dovrebbero “raccogliere” anche elementi di difesa tenendo conto che la presunzione di innocenza è un principio costituzionalmente garantito in questo paese e che nessuno è colpevole fino a quando una sentenza non è passata in giudicato. Il rischio è di poter commettere degli errori. Mi dispiace che, molte persone che nemmeno mi conoscono, abbiano la presunzione di decidere se sono colpevole o innocente: non hanno nulla da guadagnare (forse) o da perdere con il loro azzardato verdetto. Non devono assolutamente, prima che sia tutto finito, permettersi di farne una questione personale.
Letto in un fiato, scorrevole semplice e veritiero, brava!