Ogni giovane, nell’affrontare il mondo, si sente chiamato ad una vocazione; vocazione che in molti casi sboccia già in età scolare. Un ideale di fede che comincia con la crescita della ragione stessa di un fanciullo. Abbiamo finora consumato la nostra vita cercando di completare quella nostra vocazione che, fin dai tempi d’infanzia sognavamo sbocciasse con la consacrazione sacerdotale. Un’infanzia chiusa e colma di solitudine, una gioventù difficile e piena di sconforti coronata dalla morte di nostro padre, già molto anziano e moralmente troppo da noi lontano, una giovinezza che s’è aperta con l’essere già adulti per poter trattenere l’eterna infantilità di una madre coperta d’egoismi personali e in perenne ricerca di una libertà impossibile e fittizia che porta solo alla perdizione dell’anima. Questi sono i fattori che hanno ostacolato il nostro svolgersi della vita; questi sono i fattori che hanno messo a dura prova il nostro corpo, ma non l’anima; questi sono i fattori che hanno indotto la nascita di questo libro, colmo di sofferenza, ingiustizie, ma anche e soprattutto di molta fede. Ma il nostro sublime ideale, se Iddio lo desidera, non cesserà mai e noi, proseguendo da qui, continuiamo a lottare con la forza dell’anima.