Consigliato ad un pubblico 16+
Reduce da una serie di rischiose missioni militari, il protagonista di questo libro sembra aver smarrito sé stesso ed essere incapace di intrattenere relazioni sane con le persone che gli sono accanto. La consapevolezza di essere ancorato a un passato impossibile da dimenticare e di provare una sensazione di sofferenza crescente, lo porta a intraprendere un percorso psicologico affinché possa tornare a essere una persona più lucida e serena. Nonostante i suoi benefici effetti, questo percorso rende però impossibile scordarsi di quanto è stato vissuto durante quelle dure missioni in Afghanistan: brandelli di tali vicissitudini sono rimasti incastrati nella sua mente e i segni che hanno lasciato su di essa ormai indelebili. Andiamo così a ripercorrere quali sono state le avventure vissute in quella terra lontana e pericolosa, nella quale i giorni trascorrono con il timore di morire, di non poter più rivedere i propri cari, di guardare amici saltare in aria, di sentirsi invisibili di fronte a qualcosa di molto più potente. Oltre al resoconto delle vicende occorse, non manca il risvolto psicologico delle stesse, ciò che gli occhi non smettono ancora di vedere, le ferite non visibili ma ugualmente micidiali che mai riusciranno a rimarginarsi e a cicatrizzarsi a dovere. Scritto in un linguaggio agevolmente comprensibile da parte dei lettori, questo testo appare maggiormente consigliabile a un pubblico interessato alle tematiche trattate o a individui che abbiamo vissuto sulla loro pelle simili accadimenti, e che in questo modo avrebbero l’opportunità di comprendere fino in fondo le stesse sensazioni dell’autore.