Questo studio punta l'obiettivo su un secolo di interesse particolare e di vivaci studi, il secolo XIX, quando, in seguito alla tragica epidemia di colera, Napoli vide uno dei più importanti interventi governativi per operazioni di sventramento dei cosiddetti “quartieri bassi”. Le delibere del 1885, la cui attuazione pero' inizia solo nel 1889, erano finalizzate al raggiungimento di un maggior ordine urbanistico e di una percorribilità regolare e veloce, con la risoluzione delle precarie condizioni igieniche della città mediante lo “squarcio” delle zone malsane dei quartieri Porto, Pendino, Mercato e Vicaria. A seguito di tale riorganizzazione urbanistica, e soprattutto con il completamento dell’asse di via Duomo e la creazione del corso Umberto I, il cosiddetto Rettifilo, furono sacrificate molte fabbriche storiche, e antiche chiese scomparvero o vennero stravolte. Anche molte fontane di cui la storia ci riferisce non esistono più, altre sono state più volte modificate, depredate, spogliate o spostate, proprio come le maggiori strutture arhitettoniche. Interessante la testimonianza di circa cinque esempi di fontane storiche pervenuteci, ricostruita in questo volume.