La chiave sta sempre in una parola, una qualsiasi, che mi colpisce e risuona nella mente. Trascina con sé ricordi o sensazioni che poi assemblo dando senso e struttura. L’infanzia, gli affetti più cari, i luoghi della memoria, ma anche il presente con i suoi stimoli e accadimenti sono l’input delle mie piccole creazioni. Il momento della giornata più congeniale è la sera sul tardi rilassata sul divano. La mente elabora e produce. In genere sono di getto e se mi procurano “un guizzo” sono promosse allo scopo.