Consigliato ad un pubblico 14+
Al lettore salta subito all’occhio questo particolare titolo per l’opera, “Sigarette Spente”, perché? Il poeta lo spiega in un’introduzione iniziale; le persone sono come sigarette, nocive per il corpo e per l’anima, fanno male, devastano e vanno spente. Soltanto rare persone non vanno mai spente nella vita ma queste non fanno neppure un pacchetto da dieci sigarette e sono veramente uniche. Il libro è una raccolta di poesie, divisa per argomenti e scandite da luoghi e date che compaiono in ogni singola poesia, come se ogni luogo e giorno portasse con sé un ricordo felice o doloroso da rimembrare nei versi che restano eterni. Il poeta passa dai fantasmi di chi non lo ha mai amato, che tornano alla mente, a immagini della natura, paesaggi e piccoli dettagli che, come flash, compaiono nei versi con i loro piacevoli dettagli, dal sole, al mare, a tutta la natura meravigliosa e che spesso è in sintonia con l’animo del poeta, per esempio, nel gelo e nella pioggia. La poesia è così, nasce da dentro, chi scrive esterna le parti più nascoste del proprio animo e le dona a chi leggerà; è anche un modo di ripulirsi. Lo stile del libro è immediato e raffinato, le parole cadono una dopo l’altra, veloci, come gocce sulle foglie, a volte delicate, altre volte forti e taglienti ed esternano in modo deciso l’animo del poeta; versi che pungono, da decifrare, da capire, penetrando l’animo e portando fuori ogni pezzo. Escono le emozioni e le sensazioni, come la rabbia, l’amore deluso, la solitudine, la tristezza e poi la speranza: piango tutta la notte e sorrido la mattina, dice un verso. “Sigarette Spente” sono coloro che hanno fatto del male al protagonista e oggi egli ha svuotato finalmente il portacenere, per tornare alla vita, lasciare alle spalle il passato, verso qualcosa di migliore, senza più dolore.