Lo specchio dell’anima è un prisma dove i raggi di luce che incidono su di essa emergono da un’altra parte, con un nuovo colore. Nell’infrangersi dei sentimenti con le gioie e i tormenti della vita quotidiana la poesia manifesta diversi colori e, come il prisma, restituisce i moti più profondi e complessi dell’anima. Ma sentimenti e pensieri possono anche essere frutto di visioni. La poesia è figlia di questa necessità vitale di esprimere il proprio pensiero attraverso la più nobile delle arti. Così il pensiero si fa voce e la voce si fa scrittura. Se la poesia è figlia delle emozioni e queste della vita, ogni componimento lungo o breve è una visione emotiva che si è fatta concreta sulla bianca pagina di un foglio muto, dando a questo foglio la scintilla della creatività. Le emozioni s’intersecano e si inseguono come i colori che illuminano il cielo dopo una tempesta. Le poesie nascono da un pensiero o da un attimo ma sono tutte collegate da un filo conduttore: il bisogno di scrivere per creare. Se l’autore dovesse sintetizzare in una frase la genesi di questa silloge non potrebbe far altro che ripetere il motto della sua vita: creare è sinonimo di vivere.