Ghiringhelli è un pittore che talvolta dismette spatole e pennelli per dipingere con la penna. Avendo compreso che si può parlare con un quadro e dipingere con un verso, e che sono egualmente efficaci la penna e il pennello per delineare passaggi interiori del cuore, egli ha superato il figurativo per diventare scrittore di quadri, introducendo colori e sfumature, pennellate astratte nella sua poesia sino a farla diventare l’essenza colorata dell’anima. La raccolta di poesie è suddivisa in diverse sezioni: inizia con tre sillogi, raccolte di poesie come fossero racconti. La prima, QUESTO SILENZIO ANTICO (che dà il titolo all’opera), tratta del periodo bellico nei suoi aspetti più crudi; la seconda, ODISSEA, parla del dramma di una donna in ricerca di riscatto; la terza, SENZA TITOLO, si riferisce ad aspetti della quotidianità. Segue poi PRATICAMENTE AMORE, una serie di brevi poesie sul tema dell’amore; infine NOI, LA NATURA, IL MONDO, poesie su diversi temi della vita. Leggendo, si potrà notare che, in queste poesie, alle due arti della pittura e della scrittura si unisce quella della musica. I versi dell’autore, che spaziano dall’endecasillabo classico al verso libero, possiedono un ritmo interno particolare, che produce una risonanza profonda nel lettore. La musicalità è un altro pregio di questa poesia, a significare che l’arte l’espressione totale di un’anima capace di sentire intensamente e di comunicare efficacemente emozioni e idee.