L’esperienza della lontananza e dell’isolamento vissuta durante la pandemia del 2020, ha fatto emergere nell’autrice la necessità di dare voce a chi non ne ha, di porre la forza e il potere delle parole al servizio delle vite invisibili che rischiano di scorrere senza nemmeno essere sfiorate o notate. “Voci dall’umanità” prende corpo negli anni successivi e si snoda in un centinaio di poesie, senza titolo proprio per provocare alla riflessione sull’anonimato che ciascun essere umano rischia di sentir incombere su se stesso, sulla propria vita. Questo libro vuole essere un inno alle differenze e un canto corale, all’interno del quale ogni storia si fa viva e preziosa se messa in relazione con le altre.