La raccolta poetica “Animus status” è divisa in due parti, contenenti 21 poesie nella prima parte e 29 nella seconda parte.
Le poesie della prima parte (scritte tra il 2008 e il 2009) sono caratterizzate da un linguaggio semplice e diretto, un gioco ritmico di rime che mostra in pieno lo “stato d’animo” del poeta. La descrizione di un paesaggio, il continuo vagare con la fantasia per evadere, il soffermarsi sulla figura di un personaggio incontrato per caso, questi, i temi principali della prima parte.
La poesie della seconda parte (scritte nel 2010) invece, hanno una natura fondamentalmente più complessa. Il linguaggio diventa meno comprensibile perché velato da similitudini e metafore. Il poeta affronta la pesantezza del mondo e della realtà con il continuo filosofare tra le rime, estremamente coinvolgente. Il concetto di abbandono, di nuova vita, di tenebre e improvvisi sbalzi d’umore, rendono l’animo del poeta un enigma, un segreto, proprio come trovare la gioia di vivere nei tristi giorni e lasciar dormire la tristezza nel momento in cui si è felici.