Vecchio Testamento. Le undici brevi storie bibliche, reinventate, divengono cronache di una Terra Promessa, raggiunta o attesa, in cui ben si riconosce il mondo attuale. Delicate, ironiche, a volte struggenti le vicende vivono di vita propria, a se stante, pur conservando paradossalmente lo spirito che anima quelle antiche. Un gioco sottile e abile tra passato e presente; novelle rapide, semplici, incalzanti, che talvolta sembrano invitare alla riflessione, ma il cui vero scopo è il piacere della lettura. L’autore riesce a regalarci un paio d’ore di distensione, con rara e pregevole qualità narrativa, lasciando, come si dice, un “buon gusto in bocca”.
In copertina: Gustave Dorè, La figlia Iefte va incontro al padre