E’ un “viaggio fantastico” in cui si fonde l’elemento unificante della musica con la descrizione di un viaggio esoterico in compagnia di Bach, e il geniale Glenn Gould, penetrando i più profondi misteri verso il passato e il futuro delle civiltà egizia-atlantidea.
Questa continua esaltazione per alcuni aspetti “mistica” di Bach ha rappresentato per me la possibilità di attingere all’universo della creatività, cercando di svelare la nuova dimensionalità di Bach e i prodigi della sua ultima fuga “incompiuta”.
In questo “viaggio” si genera una sorta di esperienza cosmica dentro e fuori dal tempo.
Tra momenti di esaltazione e di mistero , slanci visionari e vaghi riflessi di quelle piramidi “nascenti” si giunge ad un nuovo piano dimensionale ai confini tra irreale e fantasia creativa.
Un viaggio esoterico nell'universo della creatività, originato dalla scoperta di algoritmi tracciati(casualmente?) sul monitor del computer, linee immaginarie ottenute collegando simboli di note, lettere e somme dei loro valori numerici. Il terzo occhio si risveglia e mette a fuco il corpo spirituale di Bach. E sarà proprio la musica il ponte tra l'artista ed entità che popolano le più alte sfere dell'Universo. Una musica che non è solo armonia di suoni, ma anche caleidoscopio di forme e di colori. Sono pagine che riverberano un?essenza luminosa, energetica ed armonica: non poteva essere altrimenti, dato che tale essenza è stata afferrata dalla densità dell'anima dell'amata. Stella [08/07/2012]