Spesso storie adolescenziali sono rinchiuse all’interno del cassetto della memoria celebrale e vengono riaperte in un ammasso di polvere perché definite: “infantili”, superficiali, vaghe e talvolta disinteressanti. Ma cosa succede se le percezioni vengono messe all’angolo e vengono lette per scoprire le cause delle loro disavventure? Cosa succede se una storia potenzialmente normale e tremendamente realistica viene raccontata con gli occhi delle sue “vittime”? Ecco la risposta del perché un angelo diventa spavaldo e una tigre mansueta.