Il racconto è un’autobiografia dell’autore, dalla nascita ad oggi. Vittorio Fuso viene alla luce a seguito di un parto complesso e travagliato e che ha, perciò, inevitabilmente segnato la sua esistenza, rendendolo gravemente disabile e, invero, non autosufficiente nelle ordinarie funzioni della vita. Vittorio ha bisogno di aiuto in tutto: per parlare, per andare in bagno. Ma Vittorio prova le stesse sensazioni e sentimenti di altri ed, anzi, vive emozioni ancor più forti degli altri, tanto da avere un sogno nel cassetto: la speranza che un giorno Dio gli dia quello di cui è stato da sempre mancante, ovvero la guarigione. Ed è proprio questa speranza ad avergli donato tanta energia, facendolo lottare con tutte le sue forze. Il libro tratta anche delle meravigliose persone che gli sono rimaste accanto ed a cui si è inevitabilmente affezionato: persone che non ci sono più e persone che vorrebbe rivedere un giorno, anche per un semplice saluto. Da ultimo, il messaggio più importante dell’intero racconto: la comunione che ha con Dio e che ha - e non potrebbe che esser così - “del soprannaturale”.