Nel 1860/61, nella civilissima Europa, uno dei suoi Stati più antichi, il Regno delle Due Sicilie, erede dei due antichi Regni di Napoli e di Sicilia spariva, veniva cancellato, soppresso dalla carta geopolitica di quel continente, a seguito di un programmato e scellerato complotto internazionale che vide come protagonisti l’Inghilterra, la Francia, il Regno di Sardegna e, perfino, gli Stati Uniti d’America, con la partecipazione non secondaria della massoneria internazionale. Il Regno delle Due Sicilie veniva ad essere sacrificato perché troppo integralista dal punto di vista religioso e, quindi, di serio ostacolo per un’altra programmata sparizione, quella dello Stato Pontificio e perché troppo indipendente, autonomo, stava per diventare una potenza di tutto rispetto, protagonista assoluto nel centro del Mediterraneo, alla vigilia dell’apertura del canale di Suez. Un’altra fondamentale tappa sulla ricostruzione della verità storica intrapresa dall’Autore che ribalta definitivamente le sclerotiche tesi risorgimentaliste dimostrando, con una imponente ed ineccepibile documentazione, come la fine del Regno delle Due Sicilie sia stata, in realtà, una drammatica storia di diritti negati.
Non parlerei di diritti negati , ma di opportunità perse per la miopìa politica della sua classe dirigente che non seppe cogliere come altri gli scenari che inevitabilmente sarebbero diventati realtà. Perchè pensare sempre che la colpa del nostro malessere è degli altri che complottano contro di me e non cercare di entrare nel gioco geopolitico dove tutti cercano di trovarsi un posto. Non leggiamo i fatti del passato con la nostra incapacità che in 160 anni non ha saputo trovare un proprio spazio. Basta guardare ad oggi e all'autonomia differenziata ......
ECCELLENTE