Questo libro nasce dalla oramai improcrastinabile necessità dell’ autore di raccontare la verità sui “fatti di Rosarno” del Gennaio 2011, di cercare di spiegare che non sono i fatti solo di Rosarno, ma bensì, di tutto il nostro mondo che sta cambiando drammaticamente giorno per giorno, di far capire a quanti ne sono responsabili che siamo all’ ultima fermata, dopo la quale non vi è ritorno senza dolore. È ora di finirla con raccontare cose false, verità costruite a tavolino; di montare casi sul nulla per nascondere eventi enormi destinati a cambiare il destino del mondo, ma di cui è scomodo per “lor signori” parlare.
È ora di finirla di cercare colpevoli che non possono difendersi per coprire le vere responsabilità dei padroni del vapore. Ma bisogna soprattutto finirla di vendere la propria coscienza per un tozzo di pane amaro e senza sale. Il volume è strutturato in due parti: nella prima vi è il racconto di come ha percepito e vissuto l’ autore la seconda rivolta dei neri a Rosarno, delle sue tensioni, delle sue paure, della disillusione e dell’ amarezza; la seconda parte è una raccolta di liriche che vanno dalla prima gioventù fino ai giorni nostri.