Il tentativo da parte di alcuni di escludere il credo religioso dalla sfera pubblica, di privatizzarlo o addirittura di presentarlo come una minaccia all’uguaglianza e alla libertà, si scontra con il fatto che i valori che sono alla base della società provengono dal Vangelo – come il senso della dignità della persona, della solidarietà, del lavoro e della famiglia. L’intento di questo libro non è solo quello di presentare il cristianesimo come una risposta alle problematiche umane, ma come proposta di vita alta e signifi-cativa per tutto l’uomo, per la sua vita, per la sua salvezza. La logica dell’incarnazione non è quella del giudizio sul mondo ma quella del padre che ha a cuore la felicità dei suoi figli. Nel mondo d’oggi, l’odio, la lotta, l’egoismo sembrano prevalere sulle esigenze vere del cuore umano. Contro il male urge qualcuno che organizzi come antidoto l’amore. L’amore vince tutto. Il pericolo di trovarsi a vivere senza amore è grande. L’amore si sa è più forte del male è l’essenza della fede cristiana. L’amore è una rivoluzione pacifica e duratura. Ci vuole un radicalismo dell’amore per far fronte ai tanti mali che ci opprimono. Tale proposta essendo antropologicamente significativa, tendente a realizzare l’uomo, non a distruggerlo o a negarlo, può essere presentata e discussa anche in compagnia di chi non crede, o magari professa fedi diverse. “La religione non costituisce per la società un problema, non è un fattore di turbamento o di conflitto. Vorrei ripetere che la Chiesa non cerca privilegi, né vuole intervenire in ambiti estranei alla sua missione, ma semplicemente eserci-tare questa missione con libertà. Invito ciascuno a riconoscere la grande lezione della storia: “Come negare il contributo delle grandi religioni del mondo allo sviluppo della civiltà? La sincera ricerca di Dio ha portato ad un maggiore rispetto della dignità dell’uomo. Le comunità cristiane, con il loro patrimonio di valori e principi, hanno fortemente contribuito alla presa di coscienza delle persone e dei popoli circa la propria identità e di-gnità, nonché alla conquista di istituzioni democratiche e all’affermazione dei diritti dell’uomo e dei suoi corrispettivi doveri. Anche oggi i cristiani, in una società sempre più globalizzata, sono chiamati, non solo con un re-sponsabile impegno civile, economico e politico, ma anche con la testimo-nianza della propria carità e fede, ad offrire un contributo prezioso al fati-coso ed esaltante impegno per la giustizia, per lo sviluppo umano integrale e per il retto ordinamento delle realtà umane” (Messaggio per la celebra-zione della Giornata Mondiale della Pace, 1 gennaio 2011, 7).