Maria di Nazareth, checché ne pensino gli odierni ebrei, esprime la parte più alta e più nobile del popolo di Israele, il popolo prescelto da Dio affinché fosse fedele e coerente testimone dei suoi comandamenti e della sua volontà tra tutti gli altri popoli della terra. Così non sarebbe stato, ad eccezione di “un piccolo resto” che si sarebbe sforzato di comprendere e realizzare i disegni divini e di accogliere amorevolmente e fiduciosamente il Messia preannunciato dagli antichi Padri, dai Profeti e dalla Legge, ovvero quel Cristo Gesù, di cui Maria sarebbe stata madre esemplare e testimone non solo mite e irreprensibile ma anche coraggiosa e determinata. Nella storia religiosa di Israele e dello stesso popolo cristiano non c’è combattente di Dio che si innalzi alla statura di Marialeggi tutto
Maria di Nazareth, checché ne pensino gli odierni ebrei, esprime la parte più alta e più nobile del popolo di Israele, il popolo prescelto da Dio affinché fosse fedele e coerente testimone dei suoi comandamenti e della sua volontà tra tutti gli altri popoli della terra. Così non sarebbe stato, ad eccezione di “un piccolo resto” che si sarebbe sforzato di comprendere e realizzare i disegni divini e di accogliere amorevolmente e fiduciosamente il Messia preannunciato dagli antichi Padri, dai Profeti e dalla Legge, ovvero quel Cristo Gesù, di cui Maria sarebbe stata madre esemplare e testimone non solo mite e irreprensibile ma anche coraggiosa e determinata. Nella storia religiosa di Israele e dello stesso popolo cristiano non c’è combattente di Dio che si innalzi alla statura di Maria per tutta una serie di motivi che vengono individuati e spiegati in questo volume collettaneo. In quest’ultimo, infatti, non viene delineandosi un’immagine di Maria meramente edificante e consolatoria ma principalmente combattiva e militante. Ella, per quanto “umile serva del Signore”, è combattente per antonomasia della Parola di Dio e della Chiesa di Cristo, e quindi è potentemente impegnata, a tutti i livelli e nella vita personale di ognuno di noi come in quella collettiva dei popoli, nella lotta contro quel “serpente” satanico che è il più pericoloso nemico di Dio stesso. Maria non poteva immaginare, nel corso della sua vita terrena, che un giorno sarebbe diventata la più potente collaboratrice di Dio uno e trino fin quasi a fare tutt’uno con Lui, anche se nella sua effettiva e non fittizia umiltà era venuta magnificando il Signore con il carisma del vero combattente di Dio e con i toni ardimentosi che sono propri dei grandi condottieri del popolo di Dio
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