Questo libro vuole essere una testimonianza che ripercorre la storia e i valori che ha espresso il Pio Istituto di Santo Spirito ruolo di Palestra della Carità Cristiana e rifugio per l’accoglienza e l’assistenza dei neonati abbandonati, dei malati e degli emarginati. La sua nascita è stata voluta e realizzata da Papa Innocenzo III° per affrontare ed eliminare alcune piaghe sociali quali i numerosi infanticidi commessi da madri sciagurate che gettavano i neonati nel fiume Tevere a Roma, l’aumento costante della povertà che portava i mendicanti, sempre più numerosi, a cercare riparo sotto i ponti del fiume e lungo le strade, nonché l’aumento delle malattie infettive e, quindi, contagiose che falcidiava la popolazione, la cui media di vita era 50 anni. Un’Opera continuata dai Pontefici che si sono succeduti e resa ancora più maestosa e imponente da Papa Sisto IV° non solo monumentale ma anche sul piano assistenziale sanitario. Infatti oltre a questi valori il Pio Istituto di Santa Spirito istituì e realizzò un modello organizzativo e funzionale di elevato livello che consentiva un uso razionale delle risorse, la salvaguardia della qualità assistenziale, estendendo lo spirito della solidarietà per favorire l’incremento delle donazioni, da parte dell’aristocrazia, e, quindi, l’aumento dei beni mobili e immobili attraverso il principio del “chi ha di più dona ai poveri”, in occasione delle Indulgenze Plenarie. I fatti storici riportati nel libro sono frutto di ricerche difficili ma attestate da documenti incontestabili e certi. I personaggi sono realmente esistiti, seppure i nomi sono di fantasia, le vicende sono realmente accadute.
un ottimo libro,che consiglio di leggere è molto istruttivo specialmente per i giovani d'oggi.