È il racconto della vita “di piazza”, comune a tanti paesi di provincia, che si svolgeva in un tempo che ci sembra tanto lontano pur essendo trascorsi appena una cinquantina d’anni o poco più. L’escalation tecnologica, il progresso di tutte le discipline umane avvenuto ad un ritmo forsennato in questi ultimi anni, ha trascinato nell’oblio tutto quanto rappresenta il nostro passato più caro, la nostra infanzia, i nostr i coetanei e gli amici di allora, la vita che ci ha temprati e il tempo che ci ha trasformati con la sua arida assenza di sentimenti. Forse vale la pena riesumare quei tempi mediante la lettura di pagine semplici caratterizzate da semplici dialoghi in dialetto mugellano, non fosse altro che per estraniarsi dalle ansiose vicissitudini della vita attuale.