Una serie di omicidi irrisolti sconvolge la città di Milano. Nessun indizio, nessun motivo, nessuna arma del delitto: la Polizia indaga basandosi solamente sul ritrovamento dei corpi di alcune donne orribilmente decapitate. Tutte le vittime hanno però in comune un appuntamento, un colloquio di lavoro con un head-hunter e un fotografo, che si trova sempre sulla scena del crimine. Il caso sembra essere senza soluzione e la carriera dell’ispettore Pontremoli è a un bivio: meglio affidarsi all’istinto o tentare di entrare nella mente dell’head-hunter per pensare e agire come se fosse lui il killer? Thriller psicologico, emotivo, ambientato tra il mondo del business e i luoghi noti della metropoli milanese, torinese e romana; riesce con i suoi continui colpi di scena a tenere con il fiato sospeso il lettore, e a sfidarlo nella ricerca costante del movente e dell’assassino. Il frequente cambio di prospettiva e le atmosfere noir delle ambientazioni portano il lettore a condividere stati emotivi, pensieri e sensazioni della vittima, dell’assassino e dell’ispettore, facendolo sentire parte integrante della storia. Il finale, per nulla scontato, ci riporta ai classici del genere, dove niente è come sembra.
Libro coinvolgente e ben curato. Le ambientazioni hanno scatenato la mia curiosità e in effetti ho scoperto cose che non conoscevo della mia città il finale mi ha sorpreso, non ci sarei arrivato in alcun modo.