“Due vite” nasce da un sogno, trascritto come screenplay e abbandonato nella cartellina rossa delle idee. Peccato che fosse diventato un pensiero fisso, così sono andata a rileggere quella sceneggiatura e l’ho trasformata in un racconto narrativo. Ed ecco il primo romanzo rosa, che personalmente amo e che mi rende orgogliosa. Non parlo di una semplice studentessa universitario e di un professore svilito dalla sua vita privata. È un viaggio realistico e introspettivo nelle vite di due persone all’apparenza differenti tra loro, con due passati ben lungi dal potersi incrociare, eppure basta uno sguardo per trasformare il tutto in magia. In “Due vite” è ben presente il tema dell’amore, della maturità, in tutte le sue sfumature. Ma c’è molto di più dietro quel sentimento che tanto ricerchiamo e che Aurora, Stefan e Blake affronteranno in questa avventura chiamata Vita.
È una storia da una trama straordinaria e unica. Le relazioni che la protagonista vive, da quelle con gli amici Aurora e Blake a quella con il suo perfetto docente di chimica, sono una pura ventata d'aria fresca per il lettore. Consiglio vivamente la lettura di questo romanzo.