Il passato di una delle figure femminili più significative del Medioevo, Matilde di Canossa, Vicaria Imperiale, riemerge contaminato dalla follia di un suo estimatore del 2014. Un “seriale letterario” che ripercorre le tappe della vita e le gesta della donna del “Melograno” mietendo vittime, seguendo un modus chiaro e minuzioso. Vittime di sesso maschile, circoscritte in un’area, quella dei Comuni di Bibbiano e Quattro Castella, collina reggiana. Vittime unite da un qualcosa che stravolgerà le convinzioni riguardo alla donna medievale. Vittime che subiscono la genialità perversa del seriale nel suo rincorrere le pagine della storia. Un continuo passaggio tra l’Undicesimo e il Dodicesimo secolo, tra leggende, amori, tradimenti, atti eroici, delitti, patti storici ed altri “rivoluzionari”… Scene già viste che ritornano prepotenti nel maggio 2014, durante i festeggiamenti in onore di Matilde, quando le urla provenienti da una maschera di ferro accompagnano la scoperta della “verità” di un tesoro unico, inimmaginabile, sconosciuto al mondo per secoli… La Fede scivola nell’abisso dell’avidità di qualcuno... Riuscirà ad infiammare ancora, preservando l’immagine di chi ha vissuto lo splendore nel buio tempestoso? Il sangue ha il sapore della sua eroina… La donna che ha vissuto la polvere dell’inganno e la gloria degli altari. Il suo esercito, per decenni, ha combattuto non per ossequiosa riverenza, né per sterili conquiste territoriali, ma per convinta passione verso colei che ha cambiato l’immagine del suo mondo!