Questo romanzo nasce in primis dalla voglia di raccontare la mia esperienza all’interno di un gruppo musicale dove ho passato ben 23 anni della mia vita, ero uno dei solisti e autore di testi. Ma a un certo punto, in un giorno di pioggia e vento, mentre scrivevo, i tubi e le gronde iniziarono a suonare. Fu allora che nella mia mente si materializzò il personaggio-non personaggio che dà il nome al mio romanzo, “IL PIFFERAIO”. La mia fantasia mi portò oltre quella storia vera e nacque il nuovo Pietro, o meglio nacque Pedro, personaggio principale, che si imbatté in due poco di buono che con l’inganno gli spillarono soldi giocando a carte e barando. Ci fu un omicidio di uno dei due furfanti, Pedro venne condannato ingiustamente e imprigionato. All’interno della prigione, in attesa del processo, conobbe il suo avvocato, una donna della quale si innamorò. Durante la sua prigionia i suoi compagni di cella furono assassini, condannati ingiustamente, e povere anime perse. Pedro tentò persino il suicidio, perché ormai aveva perso la speranza, ma gli angeli esistono, e Pedro fu salvato da uno di loro. Dopo tanta sofferenza, Pedro fu assolto… ma poi Pietro si svegliò da quell’incubo e capì che aveva solo sognato.